==Qualche Consiglio==

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giovedì 29 marzo 2012

I lombardi: diventiamo svizzeri. Ma Lugano dice no."Siete falliti"

Fonte: www.affaritaliani.libero.it


svizzera lombardia
"Ci sono delle province lombarde vicine a noi con cui si può ragionare su una maggiore integrazione penso alla Valtellina, Como, Varese e Lecco. Insomma potremmo spostare il confine della Svizzera un po' più a Sud ma tutta la Lombardia è esagerato. E Milano la lasciamo molto volentieri a Roma". Giuliano Bignasca, leader della Lega dei Ticinesi (partito autonomista della Svizzera Italiana), sceglie Affaritaliani.it per stoppare l'ipotesi che la confederazione elvetica annetta la Lombardia. "Non ci sono i presupposti finanziari, economici né di sicurezza". Poi l'affondo: "L'Italia è fallita e visto che la Lombardia è un sesto dell'Italia, figuriamoci se ci prendiamo tutti questi debiti. Al limite si può pensare a una maggiore integrazione con le province confinanti. Gli italiani non hanno neanche le lacrime per piangere e poi vengono in Ticino per lavorare. Non dico che ci rubano il lavoro, almeno non più di tanto ma prima o poi esploderà il problema dei frontalieri".
LA PETIZIONE - Si infiamma il dibattitto sull'annessione della Lombardia alla Svizzera. Dopo la proposta del ministro della difesa della confederazione elvetica, Ueli Maurer: "Annettere la Lombardia per noi non sarebbe un problema", è partita una petizione su internet sul sito Petizionionline.it.
Boom di firme. In un giorno sono passate da 2700 a oltre 6mila. Ma l'obiettivo è raggiungere le 500mila. Ecco  il testo della petizione:
"Cogliamo questa occasione! La Lombardia diventerebbe il 27esimo cantone svizzero (otterrebbe, cioè, una maggior indipendenza), pagherebbe meno tasse, entrerebbe a far parte di un Paese efficientissimo e all'avanguardia, neutrale, estraneo all'influenza negativa dell'Unione Europea e degli Stati Uniti; passeremmo al franco svizzero, con una diminuzione dei tassi d'inflazione, pagheremmo un minor pedaggio autostradale; e soprattutto continueremmo a parlare italiano, mantenendo dunque le nostre tradizioni. Lombardi, firmiamo questa petizione, raggiungiamo 500.000 firme e otteniamo dal Governo un referendum per la richiesta dell’indipendenza!".
LA SVIZZERA: UNIAMOCI ALLA LOMBARDIA/ "Annettere la Lombardia per noi non sarebbe un problema. Stiamo facendo discorsi analoghi con Baviera e Baden-Württemberg". La proposta arriva direttamente dal ministro della difesa della confederazione elvetica, Ueli Maurer. "La Lombardia rappresenta circa il 90% del totale di tutti gli scambi commerciali con il nostro paese" aggiunge Maurer, e per questo motivo "Preferiremmo avere rapporti con Milano che con Roma o Bruxelles".
LA LEGA ESULTA/ "Magari", commenta il leader della Lega milanese, Matteo Salvini con Affaritaliani.it. E rincara: "Abbiamo più comunanza economica, culturale e sociale con la Svizzera che non con le altre Regioni d'Italia. Nel futuro del Nord c'è l'Europa. La crisi si fa sentire e non abbiamo più voglia di mantenere un carrozzone da ormai 150 anni".
Secessione? "Ma anche un'Europa delle Regioni, l'autonomia fiscale del Nord. Ma sicuramente il dato che la Lombardia e il Veneto ogni anno mandano a Roma 50 miliardi di euro in più rispetto a quanto ricevono indietro in un momento di crisi non è più sostenibile per i nostri lavoratori. Troppi biglietti per il mantenimento della burocrazia italiana".

Se la Lombardia diventasse il 27esimo cantone si risolverebbero in un colpo solo tutti i problemi legati ai frontalieri, ai controlli doganali, alla mancanza di reciprocità e alle black list sugli evasori fiscali. Non è la prima volta che si parla di una Lombardia Svizzera. Tempo fa Giuliano Bignasca, leader della lega dei Ticinesi, consigliava ai cugini padani di abbandonare la nave Italia, minacciata dall'insidia del fallimento.

martedì 27 marzo 2012

PELLICCE DI CANI E GATTI

fonte: http://www.enpa.sv.it/pelliccecani.htm

Questa e' una mail che sta circolando tra gli animalisti e racconta una terribile verita', cani e gatti usati per bordare guanti, cappotti, cappucci di giacche. A testimoniare l'orrore ci sono le foto, terribili , inumane.
Clicca sulla foto per vedere cosa ci puo' essere dietro un'innocuo bordo di pelliccia:

(non consigliamo la visione a persone particolarmente sensibili)


CRUDELTA' ALL'ORIGINE


Ci sono state sporadiche segnalazioni riguardo uccisioni di cani e gatti per l'uso della loro pelliccia in diversi paesi, incluso la Mongolia, Corea, Australia e l'inghilterra. Questa investigazione e' concentrata in Cina, paese considerato come grande risorsa di pellicce di cani e gatti, e inoltre, paese chiave negli affari del commercio di pelli. Paese dove siamo riusciti a sviluppare contatti e connessioni che ci hanno permesso l'accesso ad alcuni dei nostri sotto forma di "agenti segreti". Gli investigatori hanno visitato industrie statali di "prodotti animali" in Beijing e nelle province di Hebei, Heilongjiang, e Henan per scoprire informazioni dettagliate sulla produzione e il commercio di pellicce di cani e gatti.
La Cina ha anche un fiorente commercio in carne di cane; la carne di gatto, secondo i rapporti, pare sia mangiata solo a Canton. Abbiamo scoperto che i cani e i gatti sono generalmente cresciuti in allevamenti, specificamente nella Cina del nord dove il clima freddo mantiene la qualita' e lo spessore della pelle dell'animale. Gli animali sono esposti a temperature bassissime. A partire da 5 fino a 300 cani devono essere tenuti in "magazzino" (orrende gabbie) nelle aziende di cani, e in quelle di gatti ne tengo fino a 70. Molte volte cani e gatti non provengono neanche dagli appositi allevamenti. Una famiglia cinese puo' semplicemente tenere qualche cane e gatto, e in inverno, quando la stagione del macello comincia, la famiglia uccide gli animali e porta le pelli al mercato. Molti villaggi hanno mercatini che servono come punti di collezione di pelli di cani e gatti uccisi localmente.

CANI
Gli investigatori hanno visitato un allevamento di cani a nord della citta' di Harbin. Hanno documentato la presenza di cani vivi in stanze ghiacciate dal freddo dell'inverno, circondati da cani morti appesi a ganci. I cani erano destinati ad essere venduti e mangiati a Harbin e il pelo venduto al commercio delle pelli. I cani venivano chiusi in un sacco e trasportati con una macchina al macello, in un viaggio di diverse ore. Gli investigatori hanno inoltre scoperto che i macellai di quella zona uccidono dai 10 ai 12 cani al giorno, vendendo la loro carne e pelle. (Non e' indispensabile aspettare che il cane sia morto per iniziare a squoiarlo, basta tramortirlo.)

L'EFFETTO SUI CONSUMATORI AMERICANI
E' molto difficile, se non impossibile sapere se le pelli di cani e gatti arrivano negli Stati Uniti. Gli investigatori hanno trovato in alcuni negozi giacche con l'etichetta "Mongolia dog fur", mentre altri indumenti, anche se senza etichetta, sembrano decisamente provenienti da questi poveri animali. E' impossibile identificare tutti i materiali con lavorazione in pelle che entrano negli Stati Uniti. Ogni anno milioni di pelli di animali vengono importate negli Stati Uniti e in Europa da paesi di tutto il mondo, compreso la Cina e altri paesi asiatici. Le statistiche sull'import e l'export delle pelli sono tenute dal Dipartimento del Commercio Statunitense, ma non tutte le pelli vengono categorizzate.Una grande parte di pelli vengono raggruppate insieme e messe sotto una categoria NESOI (Not elswhere specified or Otherwise Indicated - Non specificato o indicato da nessuna parte).
Questa categoria include pelli di animali che non sono specificamente definite dall'ufficio del Commercio, la legge federale in questo momento NON proibisce l'importazione di pelli di cani e gatti negli Stati Uniti. (anche la legge italiana non impedisce l'importazione di pellicce di cani e gatti)!!!

Gli investigatori hanno scoperto che molte compagnie e anche individui coinvolti nel mercato di queste pelli, cercano di usare nomi molto ambigui da mettere sulle etichette, in modo da deviare la verita' sull'origine delle pelli. Nel 1998 un ammendamento ha informato il commercio di pelli che, materiali che costano meno di 150$ sono esenti dall'avere un'etichetta. Nel 1994 la ditta Tecnica USA, affiliata alla Tecnica S.P.A. in ITALIA, ha pagato una multa e fermato le importazioni di stivali con il bordo di pelo (pelo di cane). Gli animalisti hanno protestato dopo avere scoperto che i doposci avevano un'etichetta che diceva: "Trim: chinese dog fur". Questi prodotti erano venduti in 600 negozi. Le compagnie rappresentative in New Hampshire sostenevano che fosse "coyote a pelo lungo", ma pochi animali selvaggi abitano l'Asia, e i coyote esistono
solo nel nord e sud America. Purtroppo, ci saranno altre compagnie come la Tecnica ancora tutte da scoprire.

Questo dovrebbe essere sufficiente per convincere le persone a non acquistare materiali con pelo, pelle, ecc. Ci sono altrettanti milioni di persone che adorano gli animali, e se solo ognuno di noi pensasse all'orrore nel quale questi cani e gatti sono sottoposti, basterebbe a fermare la gente dall'acquistare materiali di questo genere. Eccovi una lista di nomi che si trovano sulle etichette di queste pellicce o anche indumenti che possano destare sospetto:

PELO DI CANE si puo' trovare scritto in questo modo sulle etichette:
- Gae Wolf
- Sobaki
- Asian jackal
- Gou - pee
- Goupee
- Kou pi
- Gubi
- China wolf
- Asian wolf
- Pommern wolf
- Loup d'Asie
- Asiatic racoon dog
- Corsac fox
- Dogues du Chine

La pelliccia di cane puo' inoltre essere dichiarata come:
- Special skin (pelle speciale)
- Lamb skin (pelle d'agnello)
- Mountain goat skin (pelle di capra di montagna)
- Sakhon Nakhon Lamb skin (altro tipo di pelle di agnello)

PELLE DI GATTO si puo' trovare scritto in questo modo sulle etichette:

- Housecat
- Wild Cat
- Katzenfelle
- Goyangi
- Mountain cat

MA MOLTO SPESSO L'ETICHETTA NON C'E' PROPRIO!!!!!

Le pellicce di cani e gatti vengono usate per confezionare pellicce intere a basso costo, ma molto piu' spesso per orlare polsini, cappucci di giubbotti, colletti, guanti, scarpe...
Per fermare questo orrore non comprate nulla che abbia del pelo NON sintetico.

venerdì 9 marzo 2012

L'asteroide 2012 DA14 potrebbe colpire la Terra

Venerdì, 9 marzo 2012 - 08:04:00
asteroidi 1
Allarme degli scienziati americani. Secondo gli studi, l'asteroide 2012 DA14, il più grande mai osservato finora, dovrebbe passare a 27mila chilometri dalla Terra il 15 febbraio 2013.
Secondo l'osservatorio della Nasa, le probabilità che 2012 DA14 colpisca la Terra sono una su 4.550. Il che non garantisce che non arriverà. E bisogna anche considerare che il percorso orbitale dell'asteroide potrebbe variare e, quindi, dirigersi verso il nostro pianeta oppure allontanarsene definitivamente.
2012 DA14 ha un diametro di 45 metri. Ma gli osservatori della Nasa e altri scienziati non sembrano d'accordo tra loro. Alcuni sono molto allarmisti, altri più sono più moderati nelle loro previsioni.